Da San Sosti a Chicago. Sal Fasano, icona del baseball americano

Sal Fasano

 

di Francesco Capalbo

Il blog “agrancascia” è nato con l’intenzione di ampliare il perimetro della Comunità Sansostese.

San Sosti ha infatti diversi paesi fratelli: sono i luoghi in cui vivono quanti, per diversi motivi, sono stati costretti a distaccarsi da esso.  

Sal con i genitori 

Stabilire relazioni con i “germani geografici” del nostro paese è una operazione che arricchisce: dilata infatti gli angusti confini geografici del piccolo mondo nel quale viviamo e nello stesso tempo ci restituisce volti ed esperienze che ritenevamo irraggiungibili.

Ad Hanover Park c’è ad esempio un lembo importante di San Sosti.  In questa località che appartiene all’area metropolitana di Chicago vive Vincenzo Fasano che è nell’Illinois dagli anni sessanta.

Vincenzo è sposato con Adelina, anche lei emigrata negli stessi anni da San Lucido in provincia di Cosenza. Nonostante sia pensionato è ancora molto attivo: aiuta il fratello Antonio che ha un negozio di ferramenta. Ha due figli, Salvatore e Michele, e sei nipoti.

 

Sal  con il padre Vincenzo ed  il figlio

Salvatore, il figlio più grande è ammogliato con Kerri Kubinski una ex giocatrice di pallavolo. Col suo diminutivo di Sal è molto conosciuto negli Usa. Egli è infatti una icona laboriosa del baseball americano. Con impegno e continua dedizione ha giocato per ben 9 squadre della Major League Baseball (MLB), la più antica lega sportiva professionistica del mondo raggiungendo traguardi ambiziosi. Ha debuttato il 3 aprile del 1996 (Kansas City Royals). La sua ultima apparizione nella MLB è datata 14 settembre 2018 (Cleveland Indians). Dal 2018 è allenatore di una squadra importante della Georgia, gli Atlanta Braves.

Sal con una parte della sua famiglia 

Sal Fasano che è molto religioso, anche da coach calca i campi di gioco con la stessa determinazione di cui è stato capace il padre Vincenzo che, emigrando oltre oceano, si è esposto all’azzardo di un futuro incerto.   Jeff Pearlman scrittore sportivo americano, autore di libri sul baseball, ha affermato di pensare a Sal come ad un grande del suo sport che meriterebbe di comparire nella “Hall of fame” di tutti i tempi del baseball.

Nell’augurarci che l’esempio di Sal possa essere contagioso anche per i giovani della nostra comunità, aspettiamo di rivederlo, insieme al padre Vincenzo ed a tutta la sua numerosa famiglia, a San Sosti luogo dal quale in fondo la sua prestigiosa avventura… ha avuto inizio. 

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