Slow food a San Sosti e nella Valle dell’Esaro
di Rossella Malerba
Nel luglio 2020 nasce la condotta Slow food San Sosti Valle dell’Esaro. Le produzioni d’eccellenza dopo un lungo lavoro convergono per dare vita finalmente a un grande progetto, fortemente voluto dal presidente Fabio Maria Torchia. L’obiettivo principale è salvaguardare la biodiversità e le tradizioni, a educare al gusto e all’alimentazione consapevole. Sviluppare quella sensibilità ambientale che negli anni dovrà dare vita a nuova linfa, e nuovi contenuti. La Valle dell’Esaro è un’area geografica ampia e ricca di risorse ambientali, di cultura e tradizioni.Partendo da San Sosti, sulla mulattiera si raggiunge il piano di Casiglia e tra maestosi lecci ed aceri, immersi in una natura rigogliosa, dopo una serie di tornanti ci inoltreremo nel piccolo ed antichissimo sentiero che ci condurrà' in un ripido, fitto e faticoso bosco di Faggio, fino a sbucare al grande pianoro del "Campo di Annibale" ,lì i panorami diventano unici. Di fronte uno scenario senza eguali, la regina delle montagne calabresi, una delle più belle e selvagge del Sud Italia il "
Montea".Andando avanti Il fiume Esaro che scorre ai piedi di Sant’Agata di Esaro e abbraccia diversi comuni immersi nel Parco Nazionale del Pollino, Patrimonio dell’UNESCO. La morfologia della zona è come sopra citato ,varia e articolata: ad occidente fanno da margine alla valle rilievi montuosi che superano i 1800 m, gradualmente digradanti fino a incanalarsi nelle gole del fiume Rosa, mentre all’interno la valle è caratterizzata da un’ampia fascia collinare.Il nostro compito è difendere la biodiversità alimentare e le tradizioni gastronomiche, promuovere un'agricoltura sostenibile, rispettosa dell'ambiente, dell'identità culturale dei popoli e degli animali.
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