I passi di Francesco


 

di Francesco Capalbo

Francesco è un personaggio ieratico, d’altri tempi.

Pur essendo giovane ha l’aspetto pensieroso di un frate ortodosso del Monastero di Samos ed   i piedi vissuti dei monaci francescani di Assisi.

L’ho incontrato nei punti più impensabili di San Sosti, alcune volte nel ventre di Cosenza.

Mi ha sempre incuriosito il suo passo deciso che non teme le gelate di gennaio nè la canicola di agosto.

Sulle spalle ha uno zaino nel quale sembra conservare l’oro del mondo.

L’altro giorno come sempre ci siamo salutati.   Lui si è avvicinato e ha estratto dalla sua misteriosa bisaccia un libricino dal titolo: “Pane al pane, vino al vino”. Me ne ha fatto dono.

Ho scoperto così che Francesco scrive poesie con un linguaggio che trascende quello della sua generazione.

Durante il suo continuo movimento distilla versi che gli consentono di trovare equilibri momentanei.

Lui, che è l’immagine della bontà, passeggia perché ricerca l’amore ed anche il pretesto per implorare perdono.

Passo dopo passo

 

Ogni passo è vivere

Quando l’or fugace

È sopraggiunta ancor,

nella luce chiara della luna

che volge al terminar del giorno.

 

E sterminati spazi

Miste all’alture silenti e pacifiche,

consegnano un senso

di solitudine all’anima che resta

il pretesto buono per chiedere perdono.

 

Francesco ha dedicato questa sua prima opera alla madre ed al fratello “soli di questa vita”.

La lettura delle sue poesie rappresenta una profilassi vaccinale per i tanti propalatori di sfiducia.

La sua poetica pedagogica, apparentemente ingenua, è un inno alla speranza, alla rinascita.

Rinascita

Danzano i sogni fra le nuvole

e un ricordo è in me fugace

 

Timido è il ricordo che par lasciare spazio

ad un nuovo amore

 

Flebile la vita trascina or soltanto speranze,

 per rinascere ancora.

 

Se avrete la fortuna d’incontrarlo, ricordatevi che Francesco è un impollinatore di bellezza.

Dai suoi passi sbocciano versi colorati.

Dai suoi versi atmosfere che profumano di gentilezza.

 

P. S.

Francesco D’Addino è nato a Monaco di Baviera il 3 luglio del 1987.

Laureato in Scienze dell’Educazione presso l’Università della Calabria nel mese di luglio del 2013

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